BONUS RENZI A VERIFICA

 

L’applicazione del “bonus Renzi” pari a 80 euro presenta alcuni riflessi sulle situazioni reddituali dei lavoratori che è bene approfondire in modo specifico.

La questione non riguarda solo i lavoratori, ma anche i datori di lavoro, che potranno farsi assistere dai Consulenti del lavoro per effettuare correttamente le operazioni inerenti il conteggio del credito Irpef.

Ad esempio, i coniugi lavoratori dipendenti o assimilati che percepiscano entrambi un reddito complessivo nel 2014 non superiore a 26.000, hanno comunque diritto al bonus a titolo individuale. Il Dl 66/2014, infatti, richiede solo di verificare tre presupposti per la maturazione del diritto al credito.

Il primo è riferito alla tipologia di reddito prodotto, che deve essere formato da reddito di lavoro dipendente.

La seconda condizione è che l’imposta lorda - determinata su detti redditi - sia superiore alle detrazioni fiscali previste per il reddito di lavoro dipendente. Solo nel caso in cui l’imposta lorda generata dai redditi di lavoro dipendente e assimilati venga ridotta o azzerata da detrazioni diverse da quelle “personali”, il contribuente ha diritto al bonus.

Il terzo requisito per aver diritto al credito è che il reddito complessivo per l’anno 2014 non sia superiore a 26.000 euro.

Altra questione riguarda poi l’applicazione dell’agevolazione in capo ai lavoratori part-time: il decreto non fa distinzione tra questa categoria e i full-time.

E’ lo stesso principio con cui si calcolano le detrazioni fiscali per reddito da lavoro dipendente.

Nel caso in cui il lavoratore sia titolare di più rapporti di lavoro part-time deve però prestare molta attenzione: se il reddito stimato nel singolo rapporto è compreso nelle fasce reddituali previste dal decreto e sussiste un’imposta a debito, entrambi i datori di lavoro potrebbero erogare il bonus. In questo caso, il lavoratore dovrà restituire il bonus indebitamente percepito con il conguaglio di fine anno, oppure in sede di dichiarazione dei redditi.

Per evitare di dover rimborsare il bonus, il lavoratore deve richiedere ad un solo sostituto di riconoscere il bonus, comunicando il reddito presunto complessivo che percepirà nel 2014; invece nell’ipotesi in cui, sommando i due rapporti di lavoro, superi i limiti di reddito previsti dal decreto, deve comunicare ad entrambi i sostituti di non calcolare il bonus.